REBIRTHING, una disciplina che agisce sul piano FISICO, MENTALE, ENERGETICO
Ricordi quando hai “trattenuto il respiro” per un’attesa importante?
E quando la gioia ti ha tolto il respiro?
O quando hai “tirato un respiro di sollievo”?
E ancora: hai notato com’è il tuo respiro quando sei calmo e rilassato?
E quando sei arrabbiato? E quando sei felice?
Il respiro è vita, non solo fisica ma anche emozionale.
Le emozioni si esprimono anche attraverso modi diversi di respirare, come diversi modi di respirare inducono precisi stati emotivi (ad esempio per rilassarti è utile respirare lentamente e profondamente, di pancia).
E’ utilizzando il respiro – la sua capacità di sollevare emozioni e di portarci a stati e condizioni diverse da quelle di partenza – che possiamo rilasciare e risolvere quegli stati emotivi che ci imbrigliano, ci appesantiscono e ci negano, come ad esempio la frustrazione, la rabbia, l’insoddisfazione, l’insicurezza…
E’ attraverso il respiro che scopriamo il legame indissolubile tra pensiero ed emozione, come questi siano senza tempo e continuano a riproporsi sempre uguali, come un disco rotto, nonostante la nostra volontà, facendoci rivivere le stesse sensazioni.
Ed è sempre con il respiro, con la sua proprietà di essere senza tempo – atemporale – possiamo risalire al nostro passato dove hanno avuto origine i primi, forti binomi pensiero-emozione formando così quell’imprinting che tuttora ci condiziona: la nostra vita intrauterina e la nostra nascita.
Qui è dove hanno avuto origine le prime emozioni e interazioni con il mondo esterno e con gli altri. Da qui emergono le prime esperienze di vita che si imprimono indelebilmente nella nostra memoria cellulare formando la nostra personalità che, inevitabilmente, si riflette nella nostra vita quotidiana.
Così, come abbiamo visto, tutti respiriamo, eppure sono davvero in pochi ad essere consapevoli del respiro e di come opera in noi, non solo a livello fisico, ma anche a livello emozionale e di informazione per la nostra persona. Eppure se non respiriamo non possiamo vivere.
Inoltre il respiro ci mantiene nel momento presente: non possiamo “fare la scorta” di respiro così da poter smettere di farlo per un po’. Portare l’attenzione sul respiro, dunque, non ci tiene nel nostro passato, né ci proietta nel futuro: siamo nel qui e ora.
Ed ecco che il respiro ci porta anche nella parte più profonda di noi, alla scoperta dei nostri pensieri più profondi, alcuni dei quali è utile scoprire perché funzionali – se alimentati contribuiscono al nostro benessere – altri perché, al contrario, è importante conoscere per poterli eliminare in quanto fanno parte di credenze che non ci servono più.
Il Rebirthing è una disciplina che utilizza il respiro circolare e consapevole che, oltre a soddisfare i criteri sopra descritti, funziona proprio come una mappa della nostra personalità e ci dà chiare indicazioni di come ci sia un rapporto tra la nostra nascita – da qui il nome che significa rinascita – e molti degli schemi che mettiamo in atto nella nostra vita quotidiana. Conoscerli significa poterli usare secondo le nostre necessità, anziché farci condurre come guidati nella vita dal “pilota automatico”.
E’ ormai risaputo anche scientificamente che gli stati mentali ed emotivi possono essere modificati tramite il respiro, grazie al quale possiamo portare quei cambiamenti che aprono la porta ad uno stato fisico e mentale più positivo, portando una migliore qualità alla nostra vita.
Diventiamo così padroni della nostra vita alla quale possiamo davvero rinascere con maggiore consapevolezza.
Di norma il Rebirthing prevede una serie di dieci incontri individuali, che rispecchiano esattamente i nove mesi di gravidanza e la nascita.
Tutte le attività che propongo sono disciplinate dalla legge 4/2013.
Sono iscritta a SIAF Italia – Associazione di Categoria Professionale nei registri:
Counselor Supervisor n° MA020T-CG
Counselor Olistico Trainer n° MA091P-CO.